Ferrovia Fano - Fermignano - Urbino

Scheda

Dati principali

Lunghezza: 48,750 km

Apertura: 1898-1916

Chiusura: 1987

Ultimo gestore: Ferrovie dello Stato

Elettrificazione: no

Scartamento: Ordinario

Stazioni e fermate: Fano, Rosciano di Fano, Cuccurano, Cartoceto-Lucrezia, Saltara-Calcinelli, Serrungarina-Tavernelle, Montefelcino-Isola del Piano, Fossombrone, S. Lazzaro di Fossombrone, Calmazzo, Canavaccio, Fermignano, Urbino


Altre informazioni

Il tratto Fermignano - Urbino fu attivato nel 1898 come parte iniziale del collegamento Urbino - Pergola, gestito inizialmente dalla Società per le Strade Ferrate Meridionali e poi dalle Ferrovie dello Stato. Il tratto Fano - Fermignano fu invece attivato nel 1915-16 dalla Società Anonima Ferrovie e Tranvie Padane, come linea a sè stante; in seguito al fallimento della stessa, il servizio fu sospeso il 31 dicembre 1932 e riattivato solo 10 anni dopo, nel 1942, dalle Ferrovie dello Stato.
Nel 1943, ai fini dell'esercizio, il tratto Fermignano - Urbino fu aggregato al tratto Fano - Fermignano.
Nel 1944, a seguito dei danni di guerra, il servizio fu nuovamente sospeso; la ricostruzione fu lenta e i treni tornarono a circolare tra Fano e Fossombrone nel 1948, tra Fossombrone e Fermignano nel 1955 e tra Fermignano e Urbino nel 1956.


Stato attuale

La sede ferroviaria è ben evidente e ancora armata per quasi l’intera estensione, anche se in più punti il binario è sommerso dall’asfalto e dalla vegetazione. Il tratto più vicino a Fermignano, fino a Urbino, è mantenuto in efficienza dagli appassionati dell’associazione FVM ed è tuttora usato episodicamente per la circolazione di carrelli ferroviari. Alcuni fabbricati di servizio pericolanti sono stati demoliti, come quello di Rosciano di Fano, fermata soppressa molti anni prima della chiusura della linea. Le stazioni di Fermignano e Urbino sono, invece, in ottime condizioni con il piazzale completamente armato. Urbino, in particolare, è stata ristrutturata nel 1985, insieme a tutta la linea.

Mappa

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Immagini

  • Cartolina d'epoca della cittadina di Fossombrone, con in primo piano il viadotto ferroviario della Fano-Urbino (Fonte: archivio P. A. Marchese)

  • Immagine storica di un lungo viadotto in muratura lungo la linea (località sconosciuta) (Fonte: archivio P. A. Marchese)

  • Stazione di Fermignano agli inizi del '900 (Fonte: archivio P. A. Marchese)

  • Immagine storica di un'automotrica in sosta alla stazione di Urbino (Fonte: archivio P. A. Marchese)

  • Ex-stazione di Saltara-Calcinelli, con i binari coperti dalla vegetazione e il fabbricato di servizio in stato di abbandono (A. Stigliani, 2013)

  • Binario affogato nell'asfalto in corrispondenza di un passaggio a livello nell'abitato di Calcinelli di Saltara (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-sedime ancora armato all'interno dell'abitato di Calcinelli di Saltara (A. Stigliani, 2013)

  • Binario abbandonato tra la stazione di Saltara-Calcinelli e la fermata di Serrungarina-Tavernelle (A. Marcolin, 2020)

  • Binario abbandonato tra la stazione di Saltara-Calcinelli e la fermata di Serrungarina-Tavernelle (A. Marcolin, 2020)

  • Imbocco, lato Fano, della galleria Borgaccio, nei pressi dell'ex-fermata di Serrungarina-Tavernelle (A. Marcolin, 2020)

  • Galleria Borgaccio, nei pressi dell'ex-fermata di Serrungarina-Tavernelle (A. Marcolin, 2020)

  • Interno della galleria Borgaccio, nei pressi dell'ex-fermata di Serrungarina-Tavernelle (A. Marcolin, 2020)

  • Ex-casello nei pressi della fermata di Serrungarina-Tavernelle, ristrutturato e adibito ad abitazione (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-sedime ancora armato, parzialmente occupato anche da vegetazione arborea, tra le stazioni di Serrungarina-Tavernelle e Montefelcino-Isola del Piano (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-stazione di Montefelcino-Isola del Piano, ristrutturata e ben conservata (A. Stigliani, 2013)

  • Piazzale interno della ex-stazione di Montefelcino-Isola del Piano, con il primo binario scomparso e il secondo ancora ben evidente (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-sedime ancora armato e in discrete condizioni nei pressi dell'ex-stazione di Fossombrone (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-stazione di Fossombrone, oggi trasformata in bar-tavola calda (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-stazione di Fossombrone, lato binari: il marciapiede del primo binario ospita oggi i tavoli di un bar (A. Stigliani, 2013)

  • Piazzale interno della ex-stazione di Fossombrone, con i binari e il marciapiede ancora evidenti seppur invasi dalla vegetazione spontanea (A. Stigliani, 2013)

  • Viadotto sul fiume Metauro in uscita da Fossombrone, in discreto stato di conservazione (A. Stigliani, 2013)

  • Sedime invaso dalla vegetazione spontanea nei pressi dell'ex-fermata di S. Lazzaro di Fossombrone (A. Marcolin, 2020)

  • Ex-fermata di S. Lazzaro di Fossombrone (A. Marcolin, 2020)

  • Passaggio a livello nei pressi dell'ex-fermata di S. Lazzaro di Fossombrone (A. Marcolin, 2020)

  • Binario che affiora dall'asfalto in corrispondenza di un passaggio a livello tra Calmazzo e Canavaccio (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-casello abbandonato e fatiscente nei pressi dell'intersezione con la SS 73 bis, tra Calmazzo e Canavaccio (A. Stigliani, 2013)

  • Binario coperto dall'asfalto in corrispondenza dell'attraversamento della SS 73bis, tra Calmazzo e Canavaccio (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-stazione di Canavaccio, in ottimo stato di conservazione e trasformata in bar-ristorante (A. Stigliani, 2013)

  • Binario in corrispondenza della stazione di Canavaccio (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-sedime nell'area urbana di Fermignano, con il binario coperto dal terreno (A. Stigliani, 2013)

  • Binario ancora ben evidente nell'abitato di Fermignano (A. Stigliani, 2013)

  • Sedime ancora armato nei pressi della stazione di Fermignano: a sinistra il binario proveniente da Fano, a destra quello per Urbino (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-stazione di Fermignano, in ottimo stato di conservazione, che oggi ospita negozi e abitazioni private (A. Stigliani, 2013)

  • Piazzale interno della stazione di Fermignano, con vista in direzione di Pergola, dove la linea proseguiva fino al 1944 (A. Stigliani, 2013)

  • Piazzale interno della stazione di Fermignano, con i mezzi di servizio utilizzati dall'associazione Ferrovia Val Metauro per sopralluoghi sulla linea (A. Stigliani, 2013)

  • Altra immagine dell'importante stazione di Fermignano, lato binari (A. Stigliani, 2013)

  • Uscita, lato Urbino, dell'ultima galleria della linea, chiusa da un cancello (A. Stigliani, 2013)

  • Imponente viadotto nei pressi del capolinea di Urbino, ben conservato (A. Stigliani, 2013)

  • Altra immagine dell'ultimo viadotto prima della stazione di Urbino, con un segnale ad ala superstite lungo il binario (A. Stigliani, 2013)

  • Binari in ingresso alla stazione di Urbino, ancora ben evidenti (A. Stigliani, 2013)

  • Ex-stazione di Urbino, che oggi ospita una trattoria (A. Stigliani, 2013)

  • Piazzale interno della ex-stazione di Urbino, con i binari e i marciapiedi che sembrano attendere il ritorno del treno (A. Stigliani, 2013)

  • Particolare del marciapiede del primo binario della stazione di Urbino, utilizzato come spazio di ristoro all'aperto (A. Stigliani, 2013)

Approfondimenti

  • La Fano-Urbino

    di Silverio Maravalle

    Articolo apparso nel 1978 sulla rivista Voci della Rotaia, che narra le vicende storiche e le principali caratteristiche tecniche della ferrovia
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Libri

  • Albano Marcarini, Roberto Rovelli

    Atlante italiano delle ferrovie in disuso

    Istituto Geografico Militare, Firenze, 2018