Note esplicative

Definizione di ferrovia abbandonata

Si considerano ferrovie abbandonate, nell’ambito del presente censimento, i tratti di ferrovie pubbliche, statali o in concessione, a scartamento ordinario o ridotto, in tutto o in parte insistenti sul territorio italiano, attualmente soppressi, chiusi al traffico regolare da oltre un anno o mai entrati in servizio, che collegavano due o più stazioni, fermate o località di servizio.
Sono escluse le linee e i tratti di linee classificati come tranvie, anche laddove realizzati prevalentemente in sede propria.

Classificazione delle ferrovie abbandonate

Le ferrovie abbandonate, nell’ambito del presente censimento, sono distinte in 3 gruppi:

  • ferrovie chiuse al traffico: sono censite in questo gruppo le linee o i tratti di linee ferroviarie ufficialmente soppressi o di fatto chiusi per la maggior parte dell’anno al traffico regolare, sia viaggiatori che merci, considerate nel loro ultimo tracciato, aventi lunghezza superiore a 1 chilometro.
    Sono altresì censiti in questo gruppo i tratti ferroviari di lunghezza inferiore a 1 chilometro caratterizzati da un regolare servizio viaggiatori, costituenti prolungamenti di linee attive, diramazioni di una ferrovia chiusa o collegamenti con i porti.
    Sono invece esclusi i raccordi portuali, i raccordi industriali, i raccordi tra stazioni di diverse amministrazioni e i raccordi tra due o più linee, anche aventi lunghezza superiore a 1 chilometro, ove non interessati da un regolare servizio viaggiatori.
  • varianti di tracciato: sono censiti in questo gruppo i tratti ferroviari soppressi in seguito all’attivazione di varianti di tracciato, aventi lunghezza superiore a 2 chilometri.
  • ferrovie incompiute: sono censite in questo gruppo le linee ferroviarie costruite per l’intera estensione o per almeno metà del tracciato e mai entrate in servizio, aventi lunghezza superiore a 5 chilometri, secondo le previsioni del progetto vigente all’atto dell’interruzione dei lavori.

Scheda sintetica delle ferrovie abbandonate

Per ogni ferrovia chiusa al traffico, variante di tracciato o ferrovia incompiuta si riportano, ove possibile, le seguenti informazioni:

  • nome della linea o del tratto abbandonato: è generalmente composto dalle denominazioni ufficiali, alla data di chiusura della ferrovia, delle stazioni o fermate (esistenti o esistite) poste ai suoi estremi, e delle stazioni intermedie di diramazione o scambio con altre linee.
    Fanno eccezione i seguenti casi:
    • all’interno dei grandi nodi, al fine di rendere più precisa l’identificazione dei tratti abbandonati, le stazioni o fermate estreme della linea possono essere sostituite da località di servizio (bivi o posti di movimento) più prossime al tratto abbandonato;
    • nel caso di linee internazionali, la denominazione dell’ultima stazione o fermata in territorio italiano viene inclusa nel nome della linea;
    • nel caso di varianti di tracciato, qualora vi siano, all’interno del tronco abbandonato, stazioni o fermate (esistenti o esistite) comuni a vecchia e nuova linea, vengono incluse nel nome della linea;
    • nel caso di varianti di tracciato che si innestano in piena linea, si considerano, come estremi del tratto abbandonato, le stazioni o fermate ubicate a meno di 500 m dall’innesto della variante, o, dove tale caso non si verifichi, le stazioni o fermate precedenti l’inizio e seguenti la fine della variante. Quando possibile, si specificano eventuali altre località di servizio più prossime ai punti di innesto e la lunghezza del tratto effettivamente dismesso nel campo “Note”;
    • nel caso di ferrovie incompiute i cui lavori di costruzione abbiano interessato solo parte del tracciato, la denominazione della stazione o fermata più prossimità al luogo di interruzione dei lavori viene inclusa nel nome della linea e le stazioni o fermate di diramazione, scambio ed estreme seguenti sono riportate tra parentesi;
    • nel caso di stazioni o fermate omonime gestite da diverse amministrazioni, la sigla dell’amministrazione ferroviaria viene aggiunta tra parentesi;
    • nel caso di stazioni o fermate omonime succedutesi in diversi periodi temporali, le stazioni o fermate meno recenti vengono identificate con l’aggiunta dell’aggettivo “vecchia” tra parentesi.
    Convenzionalmente si identifica come stazione o località di servizio iniziale quella di diramazione della linea e come stazione o località di servizio finale l’opposto capolinea; nel caso in cui entrambi gli estremi, o nessuno di essi, siano connessi ad altre linee, le stazioni o località di servizio iniziale e finale sono determinate secondo l’ordine comunemente utilizzato nei quadri orario o, ove non applicabile tale criterio, secondo l’ordine alfabetico.
  • gestore: viene indicato il nome dell’amministrazione esercente il servizio ferroviario alla data di cessazione del servizio regolare sulla linea o, nel caso di ferrovie incompiute, il nome dell’amministrazione concessionaria alla data di interruzione dei lavori. Quando tale amministrazione è ancora oggi esistente con un nome differente (anche a seguito di fusione con altre amministrazioni), l’attuale denominazione è riportata tra parentesi.
  • lunghezza: viene indicata la lunghezza della linea misurata tra gli assi dei fabbricati di servizio estremi, così come riportata nella documentazione ufficiale dell’amministrazione esercente, nella documentazione progettuale o in altre fonti bibliografiche ritenute attendibili. Le distanze sono espresse in chilometri e approssimate, ove possibile, al metro. Quando l’approssimazione è dell’ordine del chilometro, il valore è seguito dal segno ~.
  • apertura (solo per le ferrovie chiuse al traffico e le varianti di tracciato):, viene indicato l’anno di attivazione del servizio regolare, viaggiatori e/o merci; nel caso di linee attivate in più fasi, vengono indicati l’anno di attivazione del servizio regolare sul primo e sull’ultimo tratto, separati da un trattino.
  • chiusura (solo per le ferrovie chiuse al traffico e le varianti di tracciato): viene indicato l’anno di cessazione del servizio regolare, viaggiatori e/o merci; nel caso di linee chiuse in più fasi, vengono indicati l’anno di cessazione del servizio regolare sul primo e sull’ultimo tratto, separati da un trattino. Analoga convenzione viene utilizzata nel caso in cui il servizio viaggiatori e il servizio merci siano cessati in anni differenti.
  • elettrificazione: viene indicato se la linea, alla data di cessazione del servizio regolare o, nel caso di ferrovie incompiute, in base al progetto in essere alla data di interruzione dei lavori, era o avrebbe dovuto essere elettrificata, specificando altresì il sistema di elettrificazione.
  • decreto di chiusura (solo per le ferrovie chiuse al traffico): vengono riportati, ove esistenti, i riferimenti dell’atto normativo con il quale è stata disposta la soppressione della linea, del servizio viaggiatori o del servizio merci.
  • scartamento: viene indicato lo scartamento del binario, ossia la distanza tra la parte interna dei funghi delle rotaie, specificando, nel caso in cui sia diverso dallo scartamento ordinario (ossia inferiore a 1435-1445 mm), l’effettiva distanza.
  • stazioni e fermate: sono elencate le stazioni e fermate esistenti lungo la linea, incluse quelle soppresse prima della chiusura della linea, con le denominazioni che avevano al momento della loro soppressione.
  • inizio lavori (solo per le ferrovie incompiute): viene indicato l’anno di avvio dei lavori di costruzione.
  • interruzione lavori (solo per le ferrovie incompiute): viene indicato l’anno di interruzione definitiva dei lavori di costruzione.
  • linea/tratto interessato (solo per le varianti di tracciato): viene riportato il nome della linea o del tratto di linea interessato dalla variante di tracciato, secondo la classificazione e la denominazione comunemente utilizzata nei quadri orario.
  • note: vengono riportate, in forma sintetica, altre informazioni ritenute significative, quali l’eventuale utilizzo attuale della linea (ad esempio come raccordo o linea turistica stagionale) o, nel caso in cui parte del tracciato sia ancora utilizzato (ad esempio in quanto comune ad altre linee) o una variante di tracciato si innesti in piena linea, la lunghezza del tratto effettivamente dismesso.
  • stato attuale: viene sinteticamente descritto, quando conosciuto, lo stato attuale e il grado di conservazione della sede ferroviaria, delle opere d’arte (ponti, viadotti, gallerie) e dei fabbricati di servizio (stazioni, fermate, caselli).

Immagini delle ferrovie abbandonate

Per ogni ferrovia chiusa al traffico, variante di tracciato o ferrovia incompiuta si riportano, ove possibile, immagini storiche della linea e/o immagini del suo stato attuale. L’ordine delle immagini rispecchia la direzione della linea, dalla stazione iniziale a quella finale.

Video delle ferrovie abbandonate

Per ogni ferrovia chiusa al traffico, variante di tracciato o ferrovia incompiuta si riportano, ove possibile, video disponibili in internet, relativi al periodo di esercizio della linea o che ne documentano lo stato dopo la chiusura.