Ferrovia Trieste Campomarzio (vecchia) - S. Elia - Hrpelje Kozina (SLO)

Scheda

Dati principali

Lunghezza: 19,608 km

Apertura: 1887-1906

Chiusura: 1958

Ultimo gestore: Ferrovie dello Stato

Elettrificazione: no

Scartamento: Ordinario

Stazioni e fermate: Trieste Campomarzio (vecchia), Trieste Campomarzio, S. Anna di Trieste, S. Giuseppe della Chiusa, S. Antonio Moccò, S. Elia, Hrpelje-Kozina (SLO)


Altre informazioni

Linea costruita dalle ferrovie austriache che, passa all'Italia dopo la prima guerra mondiale, fu nuovamente persa dopo la seconda. Il posizionamento del nuovo confine di stato poco dopo la stazione di S. Elia rese la linea internazionale, ma la rapida chiusura del tratto in territorio jugoslavo portò ad una drastica riduzione del traffico e, di conseguenza, alla sua chiusura.
Il capolinea iniziale era fissato presso la stazione di Trieste Campomarzio (oggi scalo merci), ma nel 1906 fu arretrato di circa 1 km alla nuova stazione di Trieste S. Andrea (poi Trieste Campomarzio (vecchia)).
La linea era assai tortuosa: dei 19,608 km, ben 13,738 si sviluppavano in curva (70%), mentre solo 5,870 km era in rettilineo (30%). Il rettilineo più lungo si trovava in corrispondenza dell'originario capolinea di Trieste S. Andrea (poi Trieste Campomarzio Scalo merci). In solo 19,608 km veniva superato un dislivello di 488 m, con una pendenza media del 24,9‰.
Il tratto in territorio italiano, da Trieste Campomarzio (vecchia) al confine di stato (situato poco oltre la stazione di S. Elia) presenta un'estensione di 15,848 km.


Stato attuale

La sede ferroviaria é ancora evidente per lunghi tratti ed usata come percorso ciclo-pedonale, anche se vi sono alcune interruzioni dovute ad insediamenti urbani.
La prima stazione di Trieste S. Andrea è stata demolita e sostituita da un più modesto fabbricato a servizio dello scalo merci di Trieste Campomarzio, stessa sorte è toccata al fabbricato viaggiatori di Sant’Anna di Trieste, demolito per far posto ad abitazioni per ferrovieri. Le altre stazioni e i caselli sono state in gran parte trasformate in case private.

Mappa

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Immagini

  • Ex-stazione di Trieste Campomarzio (vecchia), oggi sede di un museo ferroviario (R. Russo, 2016)

  • Ex-stazione di Trieste Campomarzio (vecchia), oggi museo ferroviario (M. Figus, 2011)

  • Altro ingresso della ex-stazione di Trieste Campomarzio (vecchia) (M. Figus, 2011)

  • Interno della stazione di Trieste Campomarzio, con l'esposizione esterna di rotabili storici (R. Russo, 2016)

  • Rotabili storici all'interno della stazione di Trieste Campomarzio (vecchia) (R. Russo, 2016)

  • Rotabili storici all'interno della stazione di Trieste Campomarzio (vecchia) (R. Russo, 2016)

  • Altra immagine dei rotabili storici esposti all'interno della stazione di Trieste Campomarzio (vecchia) (R. Russo, 2016)

  • Planimetria generale della pista ciclopedonlae "Giordano Cottur" realizzata sull'ex-sedime ferroviario (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-sedime recuperato come pista ciclopedonale nei pressi di S. Anna di Trieste (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-sedime recuperato come pista ciclopedonale nei pressi di S. Anna di Trieste (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-cippo chilometrico del km 5,5, ancora visibile lungo l'ex-tracciato ferroviario (V. Iacoviello, 2011)

  • Percorso ciclo-pedonale realizzato sull'ex-sedime alla periferia di Trieste (V. Iacoviello, 2011)

  • Percorso ciclo-pedonale realizzato sull'ex-sedime ferroviario in corrispondenza del sottopassaggio della SS 202 (V. Iacoviello, 2011)

  • Viadotto di Longera recuperato come percorso ciclo-pedonale tra S. Anna di Trieste e S. Giuseppe della Chiusa (V. Iacoviello, 2011)

  • Altra immagine del viadotto di Longera, riutilizzato per fini ciclo-pedonali (A. Uranic, 2015)

  • Percorso ciclo-pedonale realizzato sull'ex-sedime tra S. Anna di Trieste e S. Giuseppe della Chiusa (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-sedime recuperato come percorso ciclo-pedonale nei pressi di S. Giuseppe della Chiusa (V. Iacoviello, 2011)

  • Galleria della Chiusa (224 m), recuperata ad uso ciclopedonale, nei dintorni di S. Giuseppe della Chiusa (D. Della Mea, 2008)

  • Interno della galleria della Chiusa nei pressi di S. Giuseppe della Chiusa, riconvertita all'uso ciclo-pedonale (V. Iacoviello, 2011)

  • Sbocco, lato S. Giuseppe della Chiusa, della galleria della Chiusa, convertita all'uso ciclo-pedonale (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-stazione di Sant 'Antonio Mocco, attualmente abitata (D. Della Mea, 2008)

  • Ex-stazione di S. Antonio Moccò, divenuta un'abitazione privata (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-casello nelle vicinanze della stazione di S. Antonio-Moccò, trasformato in abitazione (A. Uranic, 2015)

  • Ex-casello al km 10+412, nei pressi dell'ex-stazione di S. Antonio-Moccò (A. Uranic, 2015)

  • Ex-sedime ferroviario trasformato in percorso ciclopedonale nei pressi di S. Antonio Moccò (D. Della Mea, 2008)

  • Ex-sedime recuperato come percorso ciclo-pedonale tra S. Antonio Moccò e S. Elia (V. Iacoviello, 2011)

  • Percorso realizzato sull'ex-sedime in Val Rosandra, tra gallerie e splendidi panorami (V. Iacoviello, 2011)

  • Vista panoramica sulla Val Rosandra dall'ex-sedime (V. Iacoviello, 2011)

  • Tratto di ex-sedime a mezza costa lungo la Val Rosandra (D. Della Mea, 2008)

  • Ex-casello nei pressi di Botazzo, tra S. Antonio Moccò e S. Elia, divenuto sede del CAI (D. Bertoni, 2009)

  • Ex-sedime trasformato in percorso ciclopedonale nei pressi di Botazzo (D. Bertoni, 2009)

  • Percorso ciclo-pedonale realizzato sull'ex-sedime tra S. Antonio Moccò e S. Elia (A. Uranic, 2015)

  • Percorso ciclopedonale realizzato sull'ex-sedime nella Val Rosandra (D. Bertoni, 2009)

  • Ex-sedime trasformato in percorso ciclo-pedonale tra S. Antonio Moccò e S. Elia (A. Uranic, 2015)

  • Veduta dall'alto dell'ex-sedime in Val Rosandra (D. Bertoni, 2009)

  • Ex-sedime utilizzato come percorso ciclo-pedonale tra S. Antonio Moccò e S. Elia (A. Uranic, 2015)

  • Galleria Botazzo I scavata nella roccia oggi utilizzata da pedoni e ciclisti tra S. Antonio Moccò e S. Elia (V. Iacoviello, 2011)

  • Uscita lato Trieste della galleria Botazzo I (A. Uranic, 2015)

  • Ponte tra le gallerie Botazzo I e II, riutilizzato come percorso ciclo-pedonale (A. Uranic, 2015)

  • Sequenza di gallerie (Botazzo I e II) adibite ad uso ciclopedonale (D. Bertoni, 2009)

  • Galleria Botazzo II recuperata a uso ciclopedonale (D. Della Mea, 2008)

  • Portale lato Hrpelje Kozina della galleria Botazzo II (22 m) (A. Uranic, 2015)

  • Tratto in trincea nella selvaggia Val Rosandra, tra S. Antonio Moccò e S. Elia (D. Della Mea, 2008)

  • Ex-casello in località Draga, nelle vicinanze dell'ex-stazione di Sant'Elia, utilizzato come abitazione (A. Uranic, 2015)

  • Ex-sedime recuperato come percorso ciclo-pedonale nei pressi della stazione di S. Elia, a poche centinaia di metri dal confine di stato (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-stazione di Sant'Elia, discretamente conservata ma in stato di abbandono (D. Della Mea, 2008)

  • Ex-stazione di S. Elia, in sempre più evidente stato di degrado (V. Iacoviello, 2011)

  • Altra immagine dell'ex-stazione di S. Elia (A. Uranic, 2015)

  • Particolare dell'ex-stazione di S. Elia (A. Uranic, 2015)

  • Cippo chilometrico del km 15, poco oltre la stazione di S. Elia (A. Uranic, 2015)

  • Ex-sedime in corrispondenza del confine di stato: il percorso ciclo-pedonale prosegue anche in Slovenia (V. Iacoviello, 2011)

  • Ex-casello abbandonato in corrispondenza del passaggio a livello al km 16+104 (D. Della Mea, 2008)