Ferrovia Modena (SEFTA) - Spilamberto - Vignola

Scheda

Dati principali

Lunghezza: 24,915 km

Apertura: 1888

Chiusura: 1969-1972

Ultimo gestore: Società Emiliana Ferrovie Tranvie Automobili (oggi ATCM)

Elettrificazione: 3000 V CC

Scartamento: Ordinario

Stazioni e fermate: Modena (SEFTA), Vaciglio, Paganine, S. Donnino di Nizzola, S. Lorenzo-S. Vito, Castelnuovo Rangone, Settecani-Castelvetro, Belvedere, S. Eusebio, Rio Secco, Spilamberto, Confine, Vignola


Altre informazioni

Linea della rete SEFTA aperta nel 1888 a scartamento ridotto 950 mm, trasformata nel 1932 a scartamento normale con contemporanea elettrificazione, senza alcuna interruzione del servizio.
Il tratto Modena - Vaciglio era in comune con la tranvia a scartamento ridotto Modena - Maranello, gestita sempre dalla SEFTA e chiusa nel 1937.
Nel 1938, con l'apertura della linea Casalecchio - Vignola, l'originaria stazione di Vignola fu abbandonata e sostituita da un nuovo fabbricato viaggiatori (posto accanto al precedente) comune alle due linee.
Il servizio viaggiatori fu soppresso nel 1969, ma fino al 1972 la linea continuò ad essere utilizzata per il traffico merci. Il breve tronco Confine - Vignola (~3 km) sopravvisse fino a metà degli anni '90 come raccordo in regime di manovra per i treni provenienti da Casalecchio di Reno attraverso la linea Casalecchio - Vignola.


Stato attuale

La linea è chiaramente visibile per l’intero tracciato, eccetto un tratto alla periferia di Modena cancellato dalla realizzazione di un centro commerciale, ed è stata trasformata in pista ciclabile asfaltata. Numerosi ed in buono stato i ponti, anche se tutti di breve lunghezza. In buone condizioni quasi tutti i fabbricati di stazione, generalmente trasformati in abitazioni private, mentre le case cantoniere sono state riutilizzate per gli usi più disparati. A Castelnuovo Rangone il fabbricato viaggiatori è stato trasformato in sede per uffici comunali mentre il fabbricato di Spilamberto è stato demolito.

Mappa

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Immagini

  • Ex-stazione di Vaciglio, abbandonata e fatiscente (O. Malatesta, 2011)

  • Altra immagine della fatiscente ex-stazione di Vaciglio, nel più totale abbandono (Davide S., 2011)

  • Ex-stazione di Paganine, con gli accessi murati (D. Silvestrini, 2012)

  • Ex-stazione di Paganine, abbandonata e in evidente degrado, con l'ex-sedime convertito in percorso ciclo-pedonale (O. Malatesta, 2011)

  • Ex-stazione di S. Donnino, in evidente stato di degrado (D. Silvestrini, 2012)

  • Ex-stazione di S. Donnino, fatiscente e pericolante (O. Malatesta, 2011)

  • Ex-stazione di S. Lorenzo-S. Vito, in discreto stato di conservazione (D. Silvestrini, 2012)

  • Ex-sedime nei pressi di S. Lorenzo-S. Vito, recuperato come percorso ciclo-pedonale, con resti di rotaie che affiorano dall'asfalto (D. Silvestrini, 2012)

  • Ex-stazione di Castelnuovo Rangone, ben conservata e riutilizzata per altre attività (D. Silvestrini, 2012)

  • Ex-stazione di Castelnuovo Rangone, ristruttura e oggi sede di uffici comunali (M. Martelli, 2008)

  • Particolare della ex-stazione di Castelnuovo Rangone, con il nome chiaramente leggibile (D. Silvestrini, 2012)

  • Ex-sedime convertito in pista ciclabile nei pressi di Castelnuovo Rangone (M. Martelli, 2008)

  • Ex-sedime convertito in pista ciclabile nei pressi di Castelnuovo Rangone (M. Martelli, 2008)

  • Piazzale della ex stazione di Spilamberto, demolita per costruire il deposito delle autocorriere (M. Martelli, 2013)

  • Pista ciclopedonale realizzata sul sedime ferroviario all'uscita dalla stazione di Spilamberto; sullo sfondo a destra la linea per Vignola, a sinistra quella per Bazzano (M. Martelli, 2013)