Il database delle ferrovie non più utilizzate

A partire dagli anni '40-50, lo sviluppo dell'industria automobilistica ha portato alla dismissione anche nel nostro paese di migliaia di chilometri di linee ferroviarie, cui si aggiungono i tratti di linee attive abbandonati in seguito alla realizzazione di varianti di tracciato.
Si tratta di un patrimonio importante, fatto di sedimi continui che si snodano nel territorio e collegano città, borghi e villaggi rurali, di opere d'arte (ponti, viadotti, gallerie), di stazioni e di caselli (spesso di pregevole fattura e collocati in posizioni strategiche), che giacciono per gran parte abbandonati in balia dei vandali o della natura che piano piano se ne riappropria.
Un patrimonio da tutelare e salvare nella sua integrità, trasformandolo in percorsi verdi per la riscoperta e la valorizzazione del territorio o ripristinando il servizio ferroviario con connotati diversi e più legati ad una fruizione ambientale e dei luoghi.
Il progetto "Ferrovie abbandonate" vuole portare a conoscenza di tutti i tracciati ferroviari non più utilizzati esistenti in Italia (con dati tecnici, mappe e immagini), contribuendo a conservarne la memoria e promuovendone nel contempo la valorizzazione.
 
 

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Questo libro racconta l’epopea della mancata realizzazione della ferrovia che avrebbe collegato Modena, Maranello, Pavullo nel Frignano e Lama Mocogno arrivando, nei primi ambiziosi progetti, a Lucca. Sono narrati gli scontri tra le fazioni che sostenevano il passaggio per la propria valle e la concorrenza vittoriosa delle corriere. Un capitolo è dedicato all’esplorazione dei manufatti ancora esistenti, un altro considera diverse ipotesi per dare un futuro a questa storia. Viene offerta un’accurata ricostruzione del tracciato ferroviario basato su documenti storici e catastali. Info e acquisto sul sito dell'editore.

Granda Ferroviaria. Binari in provincia di Cuneo dal 1850 ad oggi

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Nuovamente disponibile l'Atlante Italiano delle Ferrovie in Disuso

E' disponibile la prima ristampa dell'Atlante Italiano delle Ferrovie in Disuso, curato da Albano Marcarini e Roberto Rovelli ed edito dall'Istituto Geografico Militare. Un volume di 288 pagine a colori dedicato alle ferrovie che non ci sono più. Settanta linee descritte dal punto di vista storico e geografico, corredate da cartografie con il disegno dei tracciati, delle stazioni e delle più rilevanti opere d'arte, completate da un repertorio di tutte le ferrovie dismesse e da alcuni saggi introduttivi sull'argomento. Per acquistarlo scrivere a roberto.rovelli@unimi.it.

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